Pensare a “RICOSTRUIRE” la Sala EDEN è un fatto di grande, ma grande responsabilità.
Sorge spontaneo chiedere il perchè, dato che tutti sanno non è certo il mio primo lavoro…
In passato mi son preso la responsabilità di ridisegnare locali molto importanti, fra i quali voglio citare quello che è sicuramente il piu’ storico in Italia e fra i primi nel mondo: le cui pareti avevano ascoltato dalla voce di un ragazzo chiamato Claudio Baglioni fino alla tromba piu’ famosa del pianeta, quella di Luis Amstrong: sissignori è proprio la BUSSOLA di Bernardini….. Realizzazione affidatami dalla famiglia Guidi.
Confesso che la Sala EDEN mi rende molto emozionato, con la faccia rossa e le parole tartagliate. Perche’? Perche’ per i grossetani questa non è la Sala EDEN, perchè qui’ sono conservate le reliquie delle loro emozioni: da qui’ potremmo iniziare a descrivere tutte le romanticate del mondo, dal primo bacio, allo schiaffo in presenza fino al matrimonio…. Insomma le solite frasi per colpire il cuore di quelli che ci leggono. Ma non è cosi’, ovvero è anche cosi’, ma non è da intendersi in senso banale e scontato, questo edificio contiene imprigionata la positività dei grossetani, contiene lo spirito puro del quel periodo in cui “si stava meglio quando si stava peggio”.
E da qui che confesso, di aver capito molto dopo, che mi trovo a capo di una grande responsabilità…
Certo non mi interessa, non è nel mio stile, rispolverare il passato riproponendo rufianamente gli elementi della memoria storica del locale. Inutile piangere sul passato, la sfida è nel saper ridare al pubblico le emozioni ora come allora in maniera nettamente innovativa. E cosi’ che ho pensato di stravolgere anziché conservare. I grossetani caratterialmente sono molto testardi, dignitosi ed esigenti, anche molto piccosi ma compensano con la loro grande riconoscenza e fedeltà.
Quindi ho preso la via creativa nello sfidarli. Non potevo nemmeno fare la cattedrale nel deserto, equivalente alla solita discotecata riccionese che vive in contrasto perenne fra video led e cornici barocche. Ma nemmeno la solita discoteca fra specchi, specchini, lustrini e lucine colorate, tipicamente fiorentina.
Confesso di aver buttato via qualche pacco di carta e poi alla fine inaspettatamenre eccola la “GRANDE IDEA”.
Son tornato virtualmente agli anni ’70, studente al liceo artistico, quando mi sporcavo le mani modellando le sculture a metà fra metafisico e futuriste.
La materia in questo esercizio, sarebbe stata carpita al territorio piu’ bello del mondo: “GLI ALBERI, LE ROCCE, LE PIETRE, LA SABBIA ED IL MARE DELLA MAREMMA!!!”.
Son tornato nel garage di casa: il mio vecchio studio. Fra le chitarre scordate e dimenticate, fra gli sci stretti e lunghi di allora, i vinili rosicchiati, ho iniziato a modellare la Maremma…. Se dentro all’EDEN grazie ai muratori, intonachini, stucchini, riesco a fare quello che in piccolo ho fatto su questi campioni: penso che il Nuovo EDEN, il nuovo Capital EDEN così denominato dal Patron Claudi Barbieri il nuovo “coraggioso” gestore, in ricordo alla Holding madre, sarà un locale MUSEO, opera d’arte unica ed irripetibile, voluta dalla mia creatività in simbiosi con la forza della Maremma e lo spirito vero dei grossetani: “i quali diamo una nuova piattaforma per non subire la nostalgia delle emozioni, ma cercarne delle nuove riscoprendole proprio dentro alle pareti di allora”.
CONCLUSIONE: Le materie prime per fare questa opera le ho individuate tutte.
All’appello mancano solo alcuni tronchi logorati dal mare e/o dal tempo.
Con questo comunicato vorrei invitare tutti i grossetani a offrire qualcosa di se stessi per il Nuovo EDEN e per questo vi prego di voler gentilmente donarci o segnalarci quei tronchi meravigliosi logorati dal mare e/o dal tempo che la madre terra a dato solo alla Maremma, sui quali come in una pinacoteca sarà applicata la TARGA CON IL NOME DEL DONATORE… ( Prego tutti coloro avessero individuato o siano in possesso di tronchi particolari di contattarmi Fabio Madiai designer Nuovo EDEN 335 472575).