LIDO’ Montecatini, definita dalla stampa specializzata la discoteca piu’ bella d’Italia. Vorrei descrivere riprendendo alcuni appunti di viaggio, come è stata realizzata la DISCOTECA nella zona piscina.
Questa realizzazione è stata pensata con tecnica scenografica, quindi utilizzando materiali dal grande effetto al minor costo. Vorrei puntualizzare che quando si arreda da scenografo, si deve pensare alla resa emozionale non alla durata, quando si pensa da architetto si pensa piu’ ai materiali e alla durata nel tempo dell’opera. IO PENSO CHE FRA QUESTE DUE LINEE DI PENSIERO ESISTA UNA VIA DI MEZZO. Su questo si basa il progetto LIDO’ PISCINA.
Come ho detto piu’ volte nella prima fase di ogni progetto bisogna completamente abbandonare la creativita’ estetica, per pensare ai pieni sui vuoti, per studiare la LOGISTICA o FUNZIONALITA’ del locale. La piscina, ovvero l’acqua in genere è forse l’elemento piu’ emozionale per un locale estivo, ma attenzione, una piscina e’ pur sempre una vasca d’acqua, ed il pubblico dovrebbe starci attorno, si corre il rischio facilmente di ALLONTANARE IL PUBBLIUCO, spalmandolo ai lati, non creando cosi’ un vero CENTRO DI ATTRAZIONE PERMANENTE (tanto per parafrasare con termini battiatiani), ovvero la PISTA DA BALLO CON I TAVOLI ATTORNO, epicentro di ogni locale da ballo. Per il caso di LIDO’, mi dedicai profondamente replicando piu’ volte nella mia mente il FILM del pubblico che animava lo spazio attorno alla piscina, ma non trovavo via d’uscita dato che lo spazio circostante alla grande piscina era anche limitato essendo sito in zona collinare. Finchè lo scatto fulmineo della sintesi mi porto’ a pensare verso l’unica soluzione possibile: CREARE UN PONTE CHE TAGLIASSE IN DUE PARTI LA ZONA PISCINA, ma non un ponte di solo passaggio, ma bensi’ un ponte che potesse ospitare anche i tavoli. Insomma un magnifico ponte completamente sonorizzato come fosse un PRIVE’ poggiato sull’acqua. Questo ponte avrebbe attraversata la piscina per terminare rialzato a creare una gradinata che si affacciasse su un angolo della piscina dove avrei sviluppata la famosa pista da ballo.
Un altro elemento che non funziona piu’ di tanto nelle piscine e’ quella antipaticissima ringhiera obbligatoria per sicurezza nei locali da pubblico spettacolo alta 110cm, che separa il pubblico dall’acqua. Qui pensai non tanto a nascondere ma a valorizzare fortemente questa zona, a renderla particolarmente emozionale e dal valore termale. Fu cosi’ che mi addentrai nel tramutarla in un colonnato, da poter aggiungere forte maestosità all’ambiente nell’insieme continuo fra pilastri e colonne, che contornassero tutta la grande piscina.
Il magnifico ponte fu splendidamente realizzato dall’azienda Carpenteria Toscana, soprattutto bravi per le infinite difficoltà nel trasporto e montaggio.
Per la parte colonne bordo piscina dovetti di nuovo spremere le meningi per ottenere il famoso EFFETTO SCENOGRAFO. Le colonne e le travi furono costruite non permanenti, grazie ad un telaio da americana in alluminio e dopodiche’ rivestite da multistrato nautico, resistente all’acqua, ulteriormente rifinite con cemento resina ad effetto muro logorato, ed infine completamente illuminate a sfioro su ogni lato con led OPTILED a fascio lungo 4mt e con gradazione 10°. Non voglio aggiungere i soliti aggettivi superlativi per definire l’insieme di questa installazione.
Prego di giudicare dalle foto.